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LA NOSTRA STORIA

“Vedarè che quando che no ghe sarò pì la tera la tornerà bona”

Per iniziare a raccontare la nostra storia dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al lontano 1931, anno in cui nonno Fortunato nasceva, da una famiglia contadina, in un piccolo paesino friulano chiamato “Palse”. Con il passare del tempo si innamorò di nonna Salute dalla quale, dopo il matrimonio, vennero alla luce la primogenita Rinuccia poi Redento.Nonno Fortunato era una persona molto intraprendente, devota al lavoro e alla famiglia dalla quale pretendeva continua collaborazione perché in quegli anni il lavoro era necessario per sopravvivere. Con l’aiuto di una piccola stalla di vacche da latte e tanta fatica è riuscito con il tempo a costruirsi un’umile campagna. Nel frattempo i due figli, cresciuti fra le mucche, galline, conigli e maiali sono riusciti a crearsi le loro famiglie: Rinuccia ha dato alla luce Eddy come primogenito mentre Redento, nello stesso anno, è diventato padre di Andrea. Il tempo passa e purtroppo nell’ormai lontano 2004 nonna Salute ci lascia lasciando un vuoto enorme nei nostri cuori ma soprattutto in quello di nonno Fortunato. Ma il suo ricordo è vivo e brillante ancor oggi.  Nel 2015 anche nonno ci lascia per raggiungere Salute lassù, dove lo attendeva da tempo. Il nostro compito, a questo punto, era quello di valorizzare al meglio quanto era stato creato da una vita di sacrifici, sudori, lacrime e gioie affinchè non andasse tutto invano. La risposta a tutto è stata una sola: BAMBU’. Nel 2016 abbiamo iniziato la nostra rocambolesca avventura nella coltivazione del bambù gigante con non poche difficoltà in quanto l’esperienza ci mancava del tutto. Ma l’unione delle famiglie e il ricordo del nonno che ci faceva progredire nella navigazione siamo riusciti ad arrivare fino ad oggi con una piantagione che inizia a dare i primi frutti. Nel 2020, in piena pandemia COVID 19, abbiamo fatto il nostro primo raccolto del tanto atteso germoglio di bambù iniziando un percorso di scoperta gastronomica trasformandolo in diversi modi. Nello stesso anno abbiamo iniziato anche la raccolta delle canne destinandole alla vendita come tutori per l’agricoltura o a fini ornamentali. Il tutto nel pieno rispetto della natura. Siamo orgogliosi della grande famiglia che siamo e che grazie ai nonni stiamo diventando. Uniti durante le difficoltà e intraprendenti verso le nuove scoperte. Questa è la nostra storia e vi lasciamo con la stessa frase con cui avete gentilmente iniziato questa lettura:

 

“Vedarè che quando che no ghe sarò pì la tera la tornerà bona”

“Vedrete che quando non ci sarò più la terra ritornerà utile”

Santarossa Fortunato 1931-2015

Tiare Santarossa Bambu
bambu Tiare Santarossa
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